lunedì 13 maggio 2013

Daniele Picciuti: cyberpunk e versatilità su Altrisogni 6


Abbiamo conosciuto Daniele Picciuti su Altrisogni n.3, grazie al suo racconto Caccia senza tempo. Più volte finalista in concorsi letterari, già pubblicato in diverse antologie (tra cui ricordiamo 365 racconti horror per un anno, Delos Books, 2011; Uomini e spettri, Bel-Ami Edizioni, 2011) e, soprattutto, autore della raccolta I racconti del sangue e dell'acqua (Bel-Ami Edizioni, 2011), Daniele Picciuti è anche presidente dell’associazione culturale Nero Cafè e co-responsabile del magazine Knife.
Nel suo nuovo racconto Pelle di Luna, opera cyberpunk che potrete leggere su Altrisogni 6, Daniele ci parla ancora una volta di una ricerca e di un’attesa durata anni, ma con tinte ben diverse da quelle di Caccia senza tempo. Nel mondo di Pelle di Luna e Fiore Nero, realtà virtuale e realtà materiale si intersecano e si confondono con enorme facilità, gli avatar dei protagonisti vivono emozioni e si relazionano in maniera altrettanto sincera e forte che nella vita quotidiana. Lo stesso concetto di identità è in crisi…
Daniele si destreggia abilmente in questa ulteriore prova d’autore. I suoi molti meriti, tuttavia, non l'hanno reso immune alle nostre domande. Ecco la micro-intervista che ne è scaturita.





Altrisogni: Alle spalle hai vari racconti horror anche piuttosto sanguinari. Altrisogni n.3 ospitava il tuo Caccia senza tempo, racconto di vampiri con un taglio e un approccio molto originali. In prossima uscita c'è un tuo nuovo lavoro. Come ti muovi tra i vari generi e in quale ti senti più a tuo agio?

Daniele Picciuti: Dunque, sicuramente mi piace spaziare tra i generi. Mi piace anche sperimentare, mi intrigano le contaminazioni. Già in primavera dovrebbe uscire un mio lavoro a cui tengo molto, ma che è davvero sperimentale, un fantasy a tinte forti – il titolo c'è ma è top secret - o un bad fantasy come mi piace definirlo, in cui non mancheranno contaminazioni con l'horror, il grottesco, il giallo e la fantascienza. E non dimentichiamoci dello stile e del linguaggio che ho voluto usare, che affondano le radici nell'hard boiled più nero. Indubbiamente mi muovo a mio agio in tutti i generi che tratto. L'horror rimane forse la componente primaria.

A.: C’è qualcosa di autobiografico nel personaggio di Fiore Nero? E nei tuoi personaggi in genere? Quanto e quale spazio occupa la realtà personale nell’invenzione fantastica?

D.P.: Di autobiografico? Forse. Di me dicono che io sia un romantico, nonostante scriva storie sanguinarie. In Pelle di Luna, credo che questo mio lato emerga abbastanza nitido. C'è una sorta di fede disperata in Fiore Nero. Fede nell'amore che lo unisce a Pelle di Luna. Ma non è solo una storia d'amore. Il suo è, per certi versi, un viaggio alla riscoperta del sé. Alla fine, credo che la risposta che trova – suo malgrado – sia al tempo stesso tragica e bellissima, forse anche l'unica percorribile. Oserei dire, sperando di non svelare troppo, come un binario che si divide.

A.: Data la tua esperienza redazionale, e in quanto presidente dell’associazione culturale Nero Cafè nonché ideatore di vari concorsi letterari per la stessa, quali consigli ti senti di dare ai giovani autori e aspiranti scrittori italiani?

D.P.: A costo di ripetermi – perché lo dico tutte le volte che mi viene posta la domanda – vorrei dissuadere gli autori dal pagare per pubblicare le proprie opere. Se quel che avete scritto ha un valore, non dovete essere voi a darglielo, pagando, ma l'editore, riconoscendovi le royalties. Secondo, confrontatevi con altri autori. Ci sono molte palestre di scrittura in rete, anche sul forum di Nero Cafè – primo fra tutti il concorso a tempo Minuti Contati – dove potete misurare la vostra abilità con gli altri, scambiarvi opinioni, elargire e ricevere critiche e consigli. È un modo utile per crescere e formarsi.


Consigli e opinioni che non solo condividiamo, ma che sosteniamo con entusiasmo: lanciatevi, sperimentate, leggete e lasciatevi leggere. La scrittura non è solo fatica, è lavoro, disciplina, metodo ma anche desiderio di condivisione e, quindi, di confronto. Se i risultati saranno racconti affascinanti come quello che ci regala Daniele su Altrisogni 6, ne sarà valsa la pen(n)a!

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